C'è chi insegna ad andare in bicicletta e chi, come lo scultore di Delebio,a ... colare il bronzo.
Dalla figlia Silvia un ritratto speciale dell'artista.
Articolo in: La Provincia di Sondrio, sabato 31 marzo 2007
Articolo di Carlo Mola.
Innamorato dell’arte viaggia alla ricerca di musei e di Rodin ...
Articolo di Romeo Lucioni
Ho davanti a me una statuetta, opera di quel grande artista che si cela dietro la "sembianza" di G. Abram (sembianza espressione di un "grande uomo" che si cela in Giuseppe Abramini), ma forse dovrei dire che "ho tra le mani" quest' immagine di danzatrice che, girando, plasticamente si staglia occupando prepotentemente lo spazio, assumendo (cioè facendo propria) quella plasticità che è l'essenza d'ogni essere vivente o, meglio, pensante.
Articolo di Piergiuseppe Magoni
G. Abram, alias Giuseppe Abramini, di Delebio, è uno dei più forti e i sicuri artisti valtellinesi, uno dei più simpatici, oltre tutto. Dello scultore, Abram ha il physique du rôle: alto, robusto, viso determinato e luminoso, grandi mani, può lavorare come un fabbro nella fucina, a contatto con il fuoco e con i metalli roventi, può manipolare la materia, rivoltare la terra, accatastare legni, scavarli con scalpelli e sgorbie, e andare avanti per ore , nella foga del lavoro, senza accusare fatica, senza perdere concentrazione.